Abusivismo: 11,5 miliardi di danno all’Erario

Con un giro d’affari di 22 miliardi di euro oltre alle imprese che operano nella legalità l’abusivismo danneggia anche lo Stato, causando un ‘buco’ erariale di 11,5 miliardi di euro in mancato gettito fiscale e contributivo. Secondo le stime elaborate da Confesercenti sul fenomeno nel commercio e nel turismo si tratta di una cifra pari al 14% del fatturato dei due comparti. E come sottolinea la stessa Confesercenti in un comunicato, se le attività abusive fossero azzerate l’Erario recupererebbe abbastanza entrate per finanziare un cospicuo taglio dell’Irpef.

Inoltre, la regolarizzazione farebbe emergere 32mila posti di lavoro aggiuntivi, facendo guadagnare anche l’occupazione.

Commercio e turismo i più colpiti, anche online

Per alcune categorie l’impatto economico è particolarmente sentito, come il commercio su aree pubbliche, riporta Askanews, dove la percentuale di operatori abusivi è piuttosto elevata, e nell’ambito del turismo. Anche online: sui grandi portali si stimano oltre 90mila attività ricettive abusive. Rimanendo nel settore, anche le agenzie di viaggio subiscono la concorrenza derivante dai tour operator abusivi che operano su Web, causando elevati danni di immagine al settore e cospicue perdite di fatturato (più del 20% per quattro intervistati su dieci).

Elettronica, moda e farmaci i più colpiti dalla contraffazione online

Tra attività irregolari, fraudolente o del tutto sommerse, il ‘nero’ dell’online genera un fatturato di circa 700 milioni di euro l’anno. Solo nel 2016 sono state denunciate oltre 151mila frodi o truffe informatiche, e complessivamente, si stima che oltre un consumatore su quattro (25,6%) si sia trovato a comprare almeno una volta un prodotto o un servizio illegale o contraffatto sul web.

A essere colpiti da contraffazione e abusivismo online sono soprattutto elettronica, moda (in particolare capi di lusso o grandi firme), ma anche farmaci e integratori, con gravi rischi per la salute pubblica.

“Per ridurre l’illegalità sulla rete serve un intervento coraggioso”

“L’abusivismo non conosce crisi anzi, continua a espandersi per ogni canale commerciale, come dimostra il fatto che stia stendendo sempre più i suoi tentacoli anche sul web, diventata la nuova frontiera del fenomeno”, si legge nel comunicato di Confesercenti. Un problema per le imprese, quindi, che si trovano costrette a combattere contro la concorrenza sleale di un abusivismo sempre più agguerrito, e per i consumatori meno attenti, che spesso cercando il risparmio trovano la truffa.

“Per ridurre l’illegalità sulla rete – continua Confesercenti – c’è bisogno di un intervento coraggioso, che istituisca normative ad hoc e garantisca le risorse necessarie a Polizia Postale e Guardia di Finanza, le cui attività sono la principale linea di difesa contro l’illegalità”.