Trend 2023: Mobilità, Fashion, Food, Sostenibilità e Digital Transformation

Dal 29 novembre al 1 dicembre si è tenuta la sesta edizione dei Wired Trends 2023, nati dalla collaborazione tra Ipsos e Wired Italia dedicati alle tendenze protagoniste dei prossimi 12 mesi. In particolare, nei campi mobilità, food, fashion, sostenibilità e digital transformation.
“I trends sono come una fotografia: ci aiutano a capire cosa succede nella nostra società civile, quali sono le trasformazioni, come cambiano i mercati, gli atteggiamenti, le paure”, commenta Nicola Neri, ceo Ipsos.
Ad esempio, il 78% dei cittadini sostiene che per non andare incontro a un disastro ambientale è necessario cambiare il proprio modo di vivere, eppure il 55% è convinto che gli scienziati non sappiano di cosa parlano quando si occupano di ambiente.

“La mobilità è un diritto elementare”

Sulle nuove tendenze della mobilità e del trasporto pubblico e privato, i dati raccolti dall’Osservatorio Ipsos, condotto in collaborazione con Legambiente, mettono a confronto Milano, Torino, Roma, Napoli con le maggiori città europee.
“La mobilità è un diritto elementare – afferma Chiara Ferrari, Lead, Ipsos Public Affairs -. Le grandi aree metropolitane sono un laboratorio su cui possiamo sperimentare e da cui possiamo imparare”. 
Di fatto, se l’aria pulita di Helsinki raggiunge la percentuale del 72% a Torino non supera il 33%. Mentre la percentuale di piste ciclabili sul totale della rete stradale se a Torino e Milano raggiunge il 6-7% ad Amsterdam il 26%.

Fashion e food: parola d’ordine sostenibilità 

I principali fashion trends per il 2023 riguarderanno business model, tecnologia (con l’affermarsi del Metaverso), diversi canali di vendita e Diversity&Inclusion. Ma soprattutto, sostenibilità. “Non si tratta di un trend, ma di un imperativo categorico – spiega Silvia Andreani, Client Officer Luxury Fashion & Beauty Ipsos -. Il 49% degli intervistati pagherebbe di più per comprare i prodotti i brand con un impegno etico e ecosostenibile”. E il 92% smetterebbe di acquistare da brand che non sono portatori di valori etici. Quanto al food, nel 2023 guideranno il settore climate change, globalizzazione, salute, e lifestyle. E se il 94% degli intervistati pone più attenzione allo spreco e il 63% vuole un regime alimentare più sano, solo il 6% segue una dieta vegana o vegetariana.

Il futuro tra disastro ambientale e progresso tecnologico

Negli ultimi anni le riflessioni su sostenibilità, climate change e sviluppo sostenibile sono state messe in secondo piano dal Covid, l’inflazione e la guerra, ma il 90% delle persone pensa che si andrà incontro a un disastro ambientale se non si cambia.
Quanto alla digital transformation, “sono evidenti i vantaggi che possono derivare dalla transizione digitale – sottolinea Ilaria Ugenti, Corporate Reputation Leader Ipsos -. Più di due aziende su tre riconoscono che la transizione digitale ha permesso di liberare i propri dipendenti da una serie di mansioni di routine”.
Inoltre, per il 75% degli intervistati è inevitabile perdere un po’ di privacy in nome del progresso tecnologico, ma per il 45% il progresso tecnologico sta distruggendo le nostre vite.