Il vademecum per risparmiare energia quando si lavora da casa

Quando si trascorrono molte ore in casa, come sta accedendo in questo momento di emergenza per il Coronavirus, si rischia di consumare più energia di quella necessaria o utilizzata normalmente. Soprattutto se si lavora in smart working. Ma bastano pochi accorgimenti per ridurre lo spreco sia in termini energetici sia per rispettare l’ambiente e il portafoglio, come accendere la luce solo quando è necessario, fare docce brevi, arieggiare casa solo per pochi minuti. Sono alcuni dei consigli di Italtherm, l’azienda italiana che produce impianti di riscaldamento e raffrescamento dell’ambiente domestico.

Luce accesa solo quando è necessario, e non lasciare il pc in standby

Il primo consiglio è sfruttare al massimo la luce naturale aprendo le tende, e accendere la luce solo quando è necessario. Quindi, non dimenticare la lampadina accesa quando si esce da una stanza. Se possibile, usare lampadine Led, che consumano fino al 50% in meno rispetto a quelle incandescenza.

Evitare poi di lasciare il computer in standby nonostante sia la soluzione più pratica. Se il pc rimane inutilizzato per un’ora o più è meglio spegnerlo, e staccare la spina per evitare di consumare inutilmente energia. Soprattutto, è bene eliminare gli screensaver, che oggi hanno solo una funzione decorativa, e consumano più elettricità di quella che il computer utilizzerebbe in totale standby.

Evitare inutili dispersioni di calore e fare docce brevi

Per impostare al massimo i criteri di risparmio energetico dei pc basta anche mettere in stop i dischi rigidi quando inutilizzati, spegnere lo schermo dopo alcuni minuti di inutilizzo, e regolare la luminosità dello schermo. Ma come evitare inutili dispersioni di calore, soprattutto quando l’impianto di riscaldamento è acceso? Semplice, basta arieggiare la casa solo per pochi minuti per stanza. E come consumare meno acqua? Innanzitutto, abituarsi a fare docce brevi. Questo, riduce i consumi due volte, perché permette di risparmiare acqua e al contempo consumare meno gas.

Utilizzare la domotica e riscaldare una stanza alla volta

Con il controllo remoto e il timer, consiglia Italtherm, è possibile gestire gli impianti domestici in modo da utilizzare al meglio l’energia, e solo quando è davvero necessario. Un esempio di sistema per la gestione da remoto degli impianti domestici è l’Italtherm NetApp, che consente all’utente di gestire dal proprio smartphone l’impianto di riscaldamento e la temperatura della casa e di controllare le impostazioni dell’acqua calda sanitaria. Ovviamente, si può decidere di tenere i termosifoni spenti nelle stanze che non si frequentano per gran parte del giorno, limitandosi ad alzare la temperatura nella stanza che viene utilizzata come sede dello smart working. In questo caso è importante tenere la porta chiusa, in modo da evitare inutili dispersioni di calore.