Per aumentare la produttività al lavoro serve… un sonnellino

Qualche piccolo pisolino anche sul luogo di lavoro può aumentare in maniera significativa la produttività. In effetti, gli esempi di sonnellini illustri non mancano: innovatori e geni come Albert Einstein, Leonardo Da Vinci, Thomas Edison e Winston Churchill si concedevano una breve pennicchella per rinfrescare la mente e ricaricarsi di energie preziose. E la validità di questo sistema è sempre più condivisa, tanto che il 6% delle organizzazioni statunitensi, tra cui The Huffington Post, Nike e Pizza Hut, ha iniziato a fornire stanze per il pisolino ai propri dipendenti. Postazioni per i sonnellini, amache e persino suite per i pisolini si sono fatte strada anche negli aeroporti, nelle università e nei centri commerciali. Insomma, il sonno extra è un toccasana per produrre di più e meglio.

Cosa dice la scienza

Dormire un po’ può aiutare a combattere le sfide di un lavoro particolarmente impegnativo. La scienza lo conferma: secondo la rivista Sleep, la mancanza di sonno costa alle aziende statunitensi ben 63 miliardi di dollari di perdita di produttività ogni anno. Un problema a cui si potrebbe ovviare semplicemente con una pennichella. La ricerca mostra che anche un pisolino di 30 minuti può migliorare la memoria e aumentare la concentrazione. Ma il pisolino serve anche ad abbassare i livelli di stress: quando si dorme, il cervello elabora i sentimenti e le esperienze vissuti durante il giorno. Di conseguenza, se il sonno viene interrotto o è troppo breve, rimangono più emozioni negative che positive. Diversi studi illustrano l’impatto benefico che ha sulla salute un basso livello di stress e, di conseguenza, sulle prestazioni lavorative. Il sonnellino può ridurre l’ansia e la depressione a livello chimico, riducendo al minimo i livelli di cortisolo (un ormone che eleva la glicemia). In sintesi, un breve sonnellino può rivelarsi la “medicina” migliore per contrastare lo stress e ritrovare la concentrazione.

A proposito di concentrazione e memoria

Dormire, anche solo per una ventina di minuti, può avere un effetto positivo sulla memoria. Uno studio della Nasa ha scoperto che il pisolino migliora attivamente la memoria sul lavoro, il che comporta la focalizzazione dell’attenzione su un compito mentre si tengono in memoria altre mansioni. Certo, pochi di noi hanno ruoli importanti come quelli di chi deve guidare una missione spaziale, ma la “tecnica” funziona ovviamente anche se si devono eseguire compiti più “normali”. Non resta che provare… schiacciando un pisolino.

L’89% dei link dannosi viene diffuso tramite WhatsApp

Quali sono le app di messaggistica più popolari tra i truffatori che utilizzano tecniche di phishing? Non c’è dubbio, il maggior numero di link dannosi rilevati tra dicembre 2020 e maggio 2021 è stato inviato tramite WhatsApp (89,6%), seguito da Telegram (5,6%), Viber, al terzo posto con una percentuale del 4,7%, e Hangouts, con l’1%. E i Paesi che hanno subìto il maggior numero di attacchi di phishing? Al rpimo posto la Russia (46%), seguita da Brasile (15%) e India (7%). Questo è quanto risulta dai dati anonimizzati forniti volontariamente dagli utenti di Kaspersky Internet Security for Android, che segnala come a livello globale siano stati registrati 480 casi di phishing al giorno.

Il maggior numero di messaggi dannosi su WhatsApp è stato rilevato in Russia

L’azienda ha analizzato i clic anonimi sui link di phishing in queste applicazioni e ha rilevato che tra dicembre 2020 e maggio 2021 sono stati registrati 91.242 casi a livello globale. Secondo le statistiche, Kaspersky Internet Security for Android ha rilevato il maggior numero di link dannosi in WhatsApp, in parte a causa del fatto che si tratta dell’applicazione di messaggistica più popolare a livello globale. Il maggior numero di messaggi dannosi su WhatsApp è stato rilevato in Russia (42%), seguita da Brasile (17%) e India (7%).

Telegram è l’app con il minor numero di rilevamenti

Sempre guardando agli utenti di Kaspersky Internet Security for Android, risulta come Telegram sia l’app con il minor numero di rilevamenti, mentre per quel che riguarda la distribuzione geografica è simile a quella di WhatsApp. Il maggior numero di link dannosi è stato, infatti, rilevato in Russia (56%), seguita da India (6%) e Turchia (4%). Le percentuali elevate in Russia sono probabilmente dovute all’incremento della popolarità di questo servizio di messaggistica nel Paese.

La maggior parte dei rilevamenti di Hangouts proviene da dagli USA

In base alle statistiche, Viber e Hangouts hanno avuto un numero inferiore di casi registrati. La differenza fondamentale tra loro è la distribuzione geografica. Il maggior numero di rilevamenti in Viber è stato identificato principalmente in Russia, con l’89%, e nei paesi della CSI, tra cui Ucraina con, il 5%, e Bielorussia con il 2%, mentre la maggior parte dei rilevamenti di Hangouts proveniva da Stati Uniti (39%) e Francia (39%). In termini di numero di attacchi di phishing registrati per singolo utente su WhatsApp, riporta Adnkronos, il primato è detenuto da Brasile con 177 attacchi e India con 158. Rispetto agli altri Paesi, gli utenti russi sono in testa per quel che riguarda il numero di rilevamenti su Viber (305) e Telegram (79).

Twitter, presto arriverà Blue, la versione a pagamento

Le prime indiscrezioni sono apparse qualche settimana fa: Twitter sta per lanciare Blue, la sua versione a pagamento. La piattaforma ha infatti aggiornato le informazioni per la sua app su iPhone e iPad, elencando appunto il nuovo servizio, che al momento però non è attivabile. Il servizio è inserito nella dicitura degli acquisti ‘in-app’, e ha un costo di 2.99 dollari al mese. Stando alle prime indiscrezioni, Twitter Blue permetterebbe agli utenti paganti di modificare i post inviati tramite la funzione ‘Undo’. Questo sarebbe il motivo per cui il fondatore, Jack Dorsey, si è sempre rifiutato di inserire l’opzione nell’app per tutti. Oltre a questa novità, ci sarebbe poi un’interfaccia dedicata alla lettura delle conversazioni più popolari, Reader Mode, con un design votato alla semplicità di visione.

Personalizzare l’icona del social sullo smartphone e la scheda Collections

Un’altra possibilità disponibile per gli utenti paganti sarà quella di personalizzare l’icona di Twitter sullo smartphone. Un’opzione simile a quanto avvenuto in occasione del decimo anniversario di Instagram lo scorso ottobre. Più utile invece ai fini della fruizione la scheda di menu ‘Collections’, dove poter ritrovare velocemente i post salvati, sia personali sia degli altri, a cui ora si accede, solo in parte, con i Segnalibri.

Un nuovo conteggio di visualizzazione del profilo per Super Follows

Nei giorni scorsi Twitter, riporta Ansa, ha aperto le chat audio di Spaces anche agli utenti via desktop, e rimesso in piedi il processo di richiesta della spunta blu di verifica.
Sempre nell’ottica della monetizzazione di alcuni contenuti, Twitter starebbe testando anche un nuovo conteggio di visualizzazione del profilo per il servizio ‘Super Follows’, che fornirebbe una rapida panoramica di quanti abbonati paganti ogni utente ha sulla piattaforma. Il conteggio, come riporta il sito SocialMediaToday, verrebbe mostrato insieme al normale numero di follower.

Una tariffa mensile per accedere a una gamma di contenuti aggiuntivi

Il servizio ‘Super Follows’ che procede parallelo a Twitter Blue, consentirà ai creatori di contenuti, sulla scia di piattaforme come TikTok, un altro modo per generare entrate dirette, addebitando una tariffa mensile che consente ai fan l’accesso a una gamma di contenuti aggiuntivi.
Anche questa opzione è stata anticipata dalla società a febbraio, durante l’incontro annuale con gli investitori. Al momento però non si conosce ancora una data di lancio, né in quali Paesi Twitter Blue sarà disponibile.

I COMPLEMENTI D’ARREDO CHE NON POSSONO MANCARE IN CASA

Tutti noi abbiamo il piacere di arricchire e definire casa con soluzioni decorative che siano carine e originali. Questi sono quasi sempre pezzi piccoli o secondari, ma che portano familiarità e colore in ogni ambiente del nostro appartamento.

Tra l’altro gli accessori decorativi consentono effettivamente di cambiare l’aspetto degli interni di casa con un investimento anche relativamente piccolo, che rende questo tipo di personalizzazione alla portata di tutti. Ecco allora  alcune idee di complementi d’arredo che non possono mancare nella tua casa!

Tappeti e cuscini

Sicuramente arricchire casa con dei bei tappeti può essere una buona idea per apportare il tuo tocco di personalizzazione in più. Tappeti e cuscini infatti, giocano un ruolo di rilievo nel decorare e arricchire ogni stanza, in quanto sono in grado di fornire colore e comfort al resto dell’arredamento circostante. Se scelti adeguatamente, questi elementi sono in grado di rendere ogni stanza del tuo appartamento più calda e confortevole.

Copridivani

Il copridivano è un altro interessante accessorio in grado di aumentare il livello di colore e calore in casa. Un buon copridivano, ne esistono di ogni colore e texture, può anche consentirti di stare più al caldo quando fuori fa freddo. Inoltre essi forniscono all’intera stanza il colore necessario che tu avrai deciso di conferirle, considerando che puoi cercare di abbinarlo a quello di quadri e altri suppellettili presenti.

Vasi

 I vasi rappresentano un altro elemento chiaramente in grado di fornire del valore aggiunto ad ogni ambiente. Essi svolgono principalmente un ruolo che è duplice, in quanto da un lato aiutano a sorreggere piante e fiori, ma d’altra parte consentono di aggiungere all’ambiente un tocco in più di consistenza ed eleganza.

Sculture luminose

Le sculture luminose, oltre a rappresentare una manifestazione culturale e artigianale del laboratorio che le realizza, offrono un contributo molto valido ad ogni ambiente di casa. Chiaramente è bene scegliere con attenzione la zona di casa in cui esporle così che queste sculture possano “dialogare” perfettamente con gli altri arredi che si trovano nelle vicinanze, e soprattutto offrire una buona illuminazione.

Sfruttare i complementi qui citati ti consentirà di aggiungere agli ambienti in cui vivi quel tocco in più di personalizzazione e calore che stavi cercando, riuscendo a mostrare a tutti la tua cura per i dettagli e la ricerca delle soluzioni più congeniali.

Immobiliare, in Italia i prezzi della abitazioni in aumento nel secondo trimestre 2020

Anche in tempi di Covid il mercato immobiliare italiano non si ferma. O meglio, non si ferma il trend in salita dei prezzi. A dichiararlo è l’Istat che, in base alle stime preliminari, rileva che nel secondo trimestre 2020 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta del 3,1% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% nei confronti dello stesso periodo del 2019 (era +1,7% nel primo trimestre 2020). Nel report di legge che “L’aumento tendenziale dei prezzi delle abitazioni, il più ampio da quando è disponibile la serie storica dell’IPAB, è attribuibile sia ai prezzi delle abitazioni nuove (+2,7%) sia a quelli delle esistenti (+3,7%), entrambi in accelerazione rispetto al trimestre precedente (erano rispettivamente +1,0% e +1,9%)”.

Andamento diverso per le compravendite

Lo stesso, però, non si può dire delle compravendite: l’andamento dei prezzi, ricorda l’Istituto di Statistica, avviene in un momento di di netta contrazione dei volumi di compravendita (-27,2% la variazione tendenziale registrata nel secondo trimestre del 2020 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale dopo il -15,5% del primo trimestre). Il calo è imputabile alle misure adottate per il contenimento del Covid-19 che hanno drasticamente limitato la possibilità di stipulare i rogiti notarili soprattutto nel mese di aprile.

“La marcata crescita dei prezzi delle abitazioni consolida il trend che aveva iniziato a manifestarsi nella seconda parte del 2019 e fa riferimento a contratti siglati tra aprile e giugno ma le cui condizioni si sono perfezionate per lo più prima del lockdown” precisa il rapporto. “Il drastico calo del numero di compravendite di immobili residenziali ha riguardato la prima parte del trimestre in esame ed è stato in larga parte riassorbito a giugno, senza prefigurare, quindi, per ora, un calo generalizzato e persistente della domanda tale da influenzare l’andamento dei prezzi (di per sé molto vischiosi rispetto ai volumi) nel breve periodo”.

Aumenti maggiori al Nord

Anche se i prezzi delle abitazioni registrano tassi tendenziali positivi in tutte le ripartizioni geografiche, è nel Settentrione che il fenomeno è più rilevante. Il Nord-Ovest e il Nord-Est mostrano infatti aumenti marcati (rispettivamente +5,5% e +4,1%); seguono il Sud e Isole (+2,3%) mentre il Centro si attesta su un tasso di crescita più basso (+0,9%). Anche su base congiunturale si registra ovunque un’ampia crescita dei prezzi delle abitazioni. A Milano accelera ulteriormente la crescita su base annua dei prezzi delle abitazioni (+15,9%). I prezzi aumentano, ma in misura più contenuta, anche a Torino (+1,8%) e a Roma (+1,3%).

Natale con i tuoi e con…il riciclo: 1 italiano su 3 ha riciclato i doni nel 2018

Doni non graditi? Oppure doppioni? O ancora “stufi” di avere troppi pacchi sotto l’albero? Qualunque sia la ragione, gli italiani si confermano più che mai dei veri artisti del riciclo. Soprattutto a Natale. In base ai dati più recenti, infatti, più di un italiano su tre è pronto a riciclare i regali scartati sotto l’albero: ben 21 milioni rispetto ai 20 milioni dello scorso anno. Grandi numeri, insomma: grazie a questa attività “circolare”, si prevede un risparmio pari a 3 miliardi di euro per quanti ricicleranno i regali. Quella del riciclo si conferma essere una tendenza in crescita costante negli ultimi anni.

Regali rimessi in circolo e tredicesime per sé

L’aumento delle tredicesime, quindi, è stato utilizzato per rimpinguare i risparmi o per le spese personali. Egoismo e paura per il domani, oltre all’aumento della povertà, determinano la dinamica dei consumi e la propensione alla spesa degli italiani. Lo rivela in questi giorni una ricerca condotta dal Centro Studi di Confcooperative.

Tutte le forme del riciclo

Gli italiani anche nell’ambito del ciclo dimostrano di avere incredibili dosi di inventiva e originalità. L’analisi ha anche messo in evidenza le forme e modalità più creative e gettonate. Tre quelle più seguite: 4 nostri connazionali su 10 ricicleranno i doni ricevuti (58% donne e 42% uomini); 4 su 10 quanti renderanno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere (52% uomini – 48% donne), infine, 2 su 10 proveranno a rivendere i regali sui canali online. L’identikit vede 9 “riciclatori seriali” online su 10 under 30 a dimostrazione della propensione all’utilizzo della rete da parte dei giovani (71% uomini – 29% donne).

Cosa si ricicla? Generi alimentari innanzitutto

In pole position tra i beni riciclati si collocano i generi alimentari per il 49,7% (vini, spumanti, prosecchi e dolci, tra questi, in primis, panettoni, pandori e torroni). In seconda battuta si trovano al 26,8% i libri e i buoni acquisto. In terza posizione, al 23,5% abbigliamento e accessori, con sciarpe, guanti, cappelli, cosmetici e profumi. Questa hit del riciclo è probabilmente una diretta conseguenza della tipologia di regalo maggiormente fatta per il Natale 2018:  i generi alimentari sono stati ancora la tipologia di regalo più diffusa ( il 74,2% contro il 73,5% del 2017); poi seguono i giocattoli per i bambini (51,1% contro il 48,7% del 2017), i libri e gli e-book (44,8% contro il 43,5%), i trattamenti estetici al 37,9%, biglietti per concerti e spettacoli al 32,3%, vini e liquori (29,3% contro il 27,7%), carte regalo e/o buoni digitali al 28,7% (nuovi prodotti), smartphone (17,7% contro il 16,1%), giochi elettronici (16,6% contro il 14,1%), musica e film digitali al 15,9%.