Arrivano le pagelle del fisco con gli Indici sintetici di affidabilità

Con un provvedimento l’Agenzia definisce le regole di applicazione dei nuovi Indici sintetici di affidabilità (Isa). E per i contribuenti soggetti ai nuovi strumenti vengono definiti i diversi punteggi in base ai quali è possibile accedere alle agevolazioni previste dalla legge. Per il periodo d’imposta 2018 gli Indici sintetici di affidabilità dell’Agenzia delle entrate prevedono infatti l’attribuzione di un grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente, che viene espresso in una scala che varia da 1 a 10. Per essere promossi dal fisco, e ottenere vantaggi burocratici, sarà necessario prendere almeno un 8.

I vantaggi previsti per chi raggiunge un punteggio almeno pari a 8

Per coloro che raggiungono un punteggio almeno pari a 8 i vantaggi previsti sono, ad esempio, l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti fino a 50 mila euro all’anno, e quello per la compensazione del credito Iva infrannuale fino a 50mila euro all’anno (maturato nei primi tre trimestri del periodo di imposta 2020). Inoltre, con lo stesso punteggio è previsto l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti fino a 20 mila euro all’anno, e l’anticipazione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento. Uno strumento che mira a rafforzare la collaborazione con l’amministrazione finanziaria

I contribuenti che superano l’8 (e arrivano almeno all’8,5) sono esclusi dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici. E i contribuenti con livelli di affidabilità almeno pari a 9 sono altresì esclusi dall’applicazione della disciplina delle società non operative e dalla determinazione sintetica del reddito complessivo, a condizione però che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato, riporta Adnkronos. Gli indici sintetici Isa, spiega l’Agenzia, sono uno strumento che mira a favorire la compliance e a rafforzare la collaborazione con l’amministrazione finanziaria.

Individuare i livelli minimi di affidabilità fiscale

Il provvedimento individua i livelli minimi di affidabilità fiscale dei quali l’Agenzia delle entrate tiene conto ai fini della definizione delle specifiche strategie di controllo basate su analisi del rischio di evasione fiscale. Per i periodi d’imposta per i quali trovano applicazione gli Isa, i contribuenti possono indicare nelle dichiarazioni fiscali ulteriori componenti positivi per migliorare il proprio profilo di affidabilità, nonché per accedere al regime premiale. Tali ulteriori componenti positivi determinano, tra l’altro, un corrispondente maggior volume di affari ai fini Iva. Nel documento, oltre ai punteggi e ai relativi vantaggi premiali, vengono definite le modalità di gestione delle deleghe di consultazione per gli intermediari, con riferimento ai dati che l’amministrazione mette a disposizione dei contribuenti per l’applicazione degli Isa