Mutui e prestiti: cala l’ammontare delle rate rimborsate dalle famiglie

Le famiglie italiane non hanno smesso di rivolgersi agli istituti di credito per sostenere i propri consumi e l’investimento sulla casa.
Mister Credit, area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori, ha presentato l’aggiornamento relativo al I semestre 2022 della Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo del credito rateale da parte degli italiani.
“Sia l’importo della rata mensile sia l’esposizione residua risultano in contrazione, non solo per la tendenza degli italiani a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato, ma anche per la minore incidenza dei contratti di mutuo – commenta Beatrice Rubini, Direttore linea Mister Credit di CRIF – a vantaggio dei prestiti di piccolo importo”. 

Contratti di credito rateale: 46,0%, +7,6% rispetto al 2021

“Nel complesso l’incidenza dei mutui, in costante calo, oggi rappresenta il 20,2% del totale dei finanziamenti attivi mentre sono i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, viaggi, a risultare la forma di finanziamento più diffusa, con una quota superiore al 50% del totale”, aggiunge Rubini.
Dall’analisi dei dati di EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF, emerge però un ulteriore allargamento della platea di italiani con almeno un contratto di credito rateale attivo (46,0%, +7,6% rispetto a un anno fa). La dinamica in atto riflette la ripresa di consumi e acquisti sostenuti da un finanziamento, e soprattutto, dello sviluppo dei prestiti small ticket stimolati da condizioni di offerta favorevoli.

Resta elevata la sostenibilità del debito

Il progressivo allargamento della platea di consumatori che hanno scelto di far ricorso a un finanziamento è stato favorito anche da un costo del denaro ancora contenuto, che ha contribuito a garantire l’elevata sostenibilità del debito, con il tasso di default a 90 giorni per il credito al dettaglio, che nell’ultima rilevazione di CRIF si è attestato all’1,1%, stabile sui livelli più contenuti degli ultimi anni. Nello specifico, per i mutui immobiliari il tasso di default si attesta allo 0,7% contro lo 0,8% dei prestiti personali e l’1,8% dei prestiti finalizzati.

La Mappa del Credito nelle regioni

A livello pro-capite, nel primo semestre 2022 la rata media rimborsata ogni mese è pari a 305 euro (-4,5% rispetto a un anno fa e ben lontana dai 356 euro del 2017) mentre l’esposizione residua, intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere, è pari a 31.893 euro (in leggera flessione rispetto alla precedente rilevazione ma in netto calo rispetto ai 34.114 euro di 5 anni fa). A livello territoriale la situazione risulta estremamente composita. La regione con la quota più elevata di popolazione con almeno un rapporto di credito attivo è la Valle d’Aosta (56,0%), seguita da Toscana (51,2%) e Lazio (50,4%). All’estremo opposto si colloca il Trentino Alto Adige, regione in cui solamente il 26,4% della popolazione risulta avere almeno un rapporto di credito attivo, preceduto da Basilicata (36,8%) e Campania (39,8%).