Nel 2019 l’Iot sale a 6,2 miliardi di euro

L’Internet of Things italiano vola, e nel 2019 raggiunge un valore di 6,2 miliardi di euro, crescendo di 1,2 miliardi (+24%) rispetto al 2018. Trainato dalle applicazioni più consolidate, che sfruttano la tradizionale connettività cellulare (3,2 miliardi di euro, +14%) e da quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione (3 miliardi, +36%), il mercato Iot nostrano è spinto anche dalla componente dei servizi abilitati dagli oggetti connessi, che registra +28% e raggiunge un valore di 2,3 miliardi di euro. Si tratta dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentata all’evento online Internet of Things: l’innovazione parte da qui.

“Un mercato che cresce in maturità oltre che in termini di fatturato”

“L’Internet of Things in Italia continua a crescere a ritmi sostenuti in tutti i segmenti di mercato, con incrementi particolarmente significativi nelle soluzioni per la casa intelligente, l’Industria 4.0 e la Smart City – afferma Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio Internet of Things -. La crescita è trainata dalle nuove tecnologie di comunicazione e dai servizi abilitati dagli oggetti connessi, segno di un mercato che cresce in maturità oltre che in termini di fatturato. Al tempo stesso – continua Salvadori – prosegue l’evoluzione tecnologica: si espandono le reti di comunicazione LPWA (Low Power Wide Area) a cui si affiancano sempre più use case e sperimentazioni abilitate dal 5G, in grado di abilitare nuove opportunità di mercato, sia in contesti consumer sia business o relativi alla PA”.

Il 5G per il Mobile Broadband, Mobile IoT e Massive IoT

Nel corso del 2019, riporta Askanews, sono stati fatti importanti passi avanti sul fronte delle specifiche 5G negli ambiti Mobile Broadband, Mobile IoT e Massive IoT, con molti operatori che stanno passando dalla fase pilota al lancio commerciale di reti su scala globale. I Paesi in prima fila sono Stati Uniti, Corea del Sud e Cina, a livello internazionale, Svizzera, Regno Unito e Austria, in Europa, mentre in Italia sono coinvolti tutti gli operatori di rete, con 14 reti 5G già operative.

Ridurre i consumi energetici e supportare connessioni multiple in parallelo

Le reti LPWA che operano su banda non licenziata continuano a crescere, ampliando la loro copertura su scala globale e il numero di dispositivi certificati in tutti gli ambiti IoT (Smart Metering, Smart Building, Smart Logistics, asset tracking, Industrial IoT e Smart Agriculture). Nell’ambito dei protocolli a corto raggio, WiFi e Bluetooth continuano ad avvicinarsi al mondo IoT con il lancio di nuove versioni, che puntano a ridurre i consumi energetici e supportare connessioni multiple in parallelo.

“Rimane però ancora difficile individuare il livello di personalizzazione supportato da ogni piattaforma – spiega Antonio Capone, responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things – con uno spartiacque tra sviluppo ad hoc e configurazione non sempre così evidente”.