Facebook inizia a nascondere i “like” in Australia

Spariscono i “mi piace” da Facebook, per ora a partire dall’Australia, ma non si sa se la sperimentazione verrà estesa anche ad altri Paesi e se diventerà permanente. La “rivoluzione”, voluta da Mark Zuckerberg, è partita dall’altra parte del mondo, e per il momento rimarrà confinata all’interno del Paese in attesa di analizzarne i risultati.  Si tratta di un’iniziativa già annunciata che segue una tendenza già in corso su Instagram, e in questo caso, anche in Italia. Come per Instagram il “like” potrà ancora essere messo sotto a un post che suscita interesse, ma il totale ricevuto sarà visibile solo per chi ha pubblicato il post. “Un passo positivo che rende i social media un luogo migliore”

Julie Inman Grant, commissaria australiana per la sicurezza digitale, ha dichiarato all’ABC, l’ Australian Broadcasting Corporation, che la rimozione del numero di “mi piace” è “un passo positivo”, e che potrebbe rendere i social media un luogo migliore dove passare il proprio tempo. “Tuttavia, si può fare di più – ha aggiunto Julie Inman Grant  -. Incoraggiamo attivamente le società che hanno costruito queste piattaforme social a effettuare preventivamente valutazioni su rischi di questo tipo”. 

Obiettivo, ridurre il numero di contenuti privi di valore

L’obiettivo di Facebook, riferisce una notizia Agi, è quello di ridurre il numero di contenuti privi di valore e costruiti solo per ottenere un numero sempre maggiore di approvazioni da parte di amici o seguaci. In questo modo, in teoria, sarà possibile incrociare contenuti di maggiore spessore e limitare la pressione sociale che piattaforme di questo tipo generano. Soprattutto tra gli adolescenti.   

Quella di Menlo Park non è stata una decisione presa alla leggera, ma è il frutto di un lavoro intrapreso e condiviso con esperti del settore. La portavoce Mia Garlick, come riporta la BBC, ha riferito che sono stati consultati esperti di salute mentale, gruppi anti-bullismo ed esperti di tecnologia.

Il “pollice alzato” è un tratto caratteristico del colosso del web

Uno studio del Pew Research, uscito nel 2018, riportava come il 43% degli adolescenti americani di età compresa tra i 13 e i 17 anni, percepiva una crescente la pressione nel dover pubblicare contenuti che potessero essere apprezzati dal maggior numero di persone. 

Non è un cambiamento da poco. Il “pollice in alto” rappresenta un simbolo d’approvazione, ed è una prova per stabilire il grado di popolarità online raggiunta da una pagina o da un profilo. Ma è anche a tutti gli effetti un marchio riconoscibile, un tratto caratteristico del colosso del web. Per questo, per ora, non si conoscono ulteriori dettagli sul futuro di questo test, e sull’eventualità che questa trasformazione diventi permanente.